
Più che riuscito il convegno sul Rito Partecipativo a Verona:
dalla presentazione al dibattito finale
Il convegno “Rito Partecipativo – Tentativo di composizione della lite mediante accordo – Proposta di modifica alle attuali normative e prassi in materia di affidamento condiviso dei figli. Introduzione nel c.c. dell’art 337 nonies, del rito partecipativo” che si è tenuto lo scorso venerdì 15 gennaio alle ore 14.30 nella Sala Civica Elisabetta Lodi, ha risposto in pieno a tutte le aspettative. Di alto profilo ed esaurienti gli interventi dei relatori, affollata e professionalmente elevata la cornice del pubblico presente (composto soprattutto da avvocati, ma anche da alcuni rappresentanti di associazioni).
Dopo l’introduzione del Sig. Buffi – presidente del Centro Antiviolenza Bigenitoriale onlus (Rovereto) e il saluto dell’On. Turco di Alternativa Libera e membro della II Commissione Giustizia, per circa tre ore si sono susseguiti gli interventi degli oratori e il successivo dibattito, come previsto dal programma.
La dott.ssa Servetti (Presidente sez. IX civile Tribunale di Milano) e l’avv. Ceci (Giudice Onorario Tribunale di Milano) hanno illustrato tecnicamente il “Rito partecipativo”, dopodiché si sono succeduti i contributi del dott. Rosselli Del Turco (Direttore Istituto Studi Parlamentari, Roma), della dott.ssa Adriana Tisselli (Presidente del Movimento Femminile per la Parità Genitoriale, Milano) e dell’On. Eleonora Bechis di Alternativa Libera, membro della Commissione Parlamentare Infanzia e Adolescenza.
Sicuramente il successo dell’iniziativa si deve allo spessore e all’autorevolezza dei magistrati intervenuti unitamente all’aspetto fortemente innovativo dell’argomento proposto. Argomento sostenuto pienamente dagli organizzatori e dalle associazioni coinvolte che, con tanta convinzione, hanno dato corpo a questo convegno.
Obbiettivo primario delle associazioni organizzatrici, infatti, è quello di promuovere – presso i tribunali di tutta la penisola – quanto già sperimentato dal Tribunale di Milano, considerata l’altissima percentuale di accordi presi tra le parti : dall’analisi statistica (che è stata condotta nell’ultimo semestre del 2013), espunti i procedimenti c.d. contumaciali, i primi risultati sono stati più che soddisfacenti considerato che i procedimenti definiti con accordo sono stati l’80%, quelli definiti con accordo parziale il 9% e infine quelli definiti giudizialmente l’11%.
Separarsi, ma in accordo, rendere meno conflittuale la separazione , ove possibile, posto che il bene oggetto di tutela è il figlio minore, dal punto della sana crescita psicofisica, che non può che prescindere da un accordo condiviso dei genitori.
In sala, a parte la grande attenzione e partecipazione dei presenti (alcuni dei quali purtroppo costretti a stare in piedi a causa dell’imprevista affluenza), ha brillato l’assenza dei media . D’altronde, in questo Paese, la spinta a trovare soluzioni concrete per la “famiglia” (che tale resta anche se disgregata) sembra restare viva solo quando a portare avanti le iniziative sono persone animate da una volontà ferrea quanto appassionata.
Questo appuntamento costituisce il punto di partenza di un lungo percorso che proseguirà, in questo primo semestre, a Torino, Trento e Firenze. Vi aspettiamo.
Roberto Buffi – Centro Antiviolenza Bigenitoriale Onlus
Adriana Tisselli – MFPG – Movimento Femminile per la Parità Genitoriale